MARIAGRAZIA RUSSO
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Candidata al GenioGalateo 2025
Mariagrazia Russo
Torremaggiore (FG)
TITOLO TESI
Stress genitoriale e strategie di coping: un’analisi sperimentale nei genitori di figli con disturbo dello spettro autistico
- Classe di Laurea: L/SNT02 Classe delle Lauree delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione
- Voto di Laurea: 110/110 e lode con plauso accademico
- Età: 22 Anni
Abstract Tesi
Il lavoro accademico si intitola: “Stress genitoriale e strategie di coping: un’analisi sperimentale nei genitori di figli con disturbo dello spettro autistico”, e rappresenta il frutto di un percorso di ricerca che ho maturato durante il mio Corso di Laurea in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica presso l’Università degli Studi di Bari.
Questa tesi nasce dal desiderio profondo di dare voce ai genitori di figli con disturbo dello spettro autistico (ASD), spesso invisibili nel loro quotidiano carico di emozioni, dubbi, forza e fatica. L’obiettivo è stato comprendere come vivono lo stress genitoriale stress legato alla condizione del figlio, quali strategie di coping mettono in atto per affrontarlo e quanto il loro coinvolgimento attivo nei percorsi terapeutici possa influire sul loro benessere psicologico.
Il mio interesse verso questo tema si è acceso durante esperienze di volontariato presso ANFFAS e si è rafforzato nel mio tirocinio universitario. Ho incontrato genitori che, nonostante le difficoltà, come la mancanza di servizi adeguati, l’incomprensione sociale, la fatica emotiva, affrontano ogni giorno con una resilienza straordinaria. Queste esperienze mi hanno spinta a guardare oltre i dati, a sentire il bisogno di comprendere il lato umano della riabilitazione, e a chiedermi cosa possa fare, come futura professionista, per sostenerli davvero.
Attraverso uno studio sperimentale svolto con 44 genitori, equamente suddivisi tra madri e padri, ho cercato di indagare non solo il livello di stress percepito, ma anche le differenze tra padri e madri e l’impatto positivo che può avere una partecipazione attiva al trattamento. I risultati mostrano che, anche se non sempre in modo statisticamente significativo, chi è più coinvolto nei percorsi riabilitativi tende a percepire meno stress e ad adottare strategie di coping più funzionali.
In questo senso, il mio lavoro vuole contribuire alla promozione di valori culturali ed etici, sottolineando l’importanza della famiglia come parte attiva e consapevole del processo terapeutico. Nella figura del Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica, vedo incarnato un modello di professionalità integrata: una figura che unisce competenza clinica, empatia relazionale e attenzione etica, operando accanto alle famiglie con rispetto e ascolto. Il professionista della salute mentale non è – e non può più essere – un semplice esecutore di protocolli: è un ponte tra servizi e persone, un ascoltatore, un facilitatore del cambiamento.
Nel mio lavoro ho voluto restituire valore alle relazioni, alla quotidianità spesso invisibile del caregiving, e ai vissuti emotivi dei genitori. In questo senso, il mio progetto si propone di favorire una maggiore consapevolezza culturale e sociale sul valore dell’inclusione, della partecipazione attiva e del supporto ai caregiver. Perché prendersi cura di un bambino con autismo significa, prima di tutto, prendersi cura della sua famiglia, e riconoscere nella relazione il cuore di ogni processo di cura.
Progetto Promosso da:
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