FRANCESCO SCIURTI
- Home
- FRANCESCO SCIURTI
Candidato al GenioGalateo 2025
Francesco Sciurti
Campi Salenitna (LE)
TITOLO TESI
ISOLE DI PROSPERITÀ IN OCEANI DI POVERTÀ. LA GEOGRAFIA SOCIALE COME FARO PER UNA VITA FELICE
- Classe di Laurea: LM-62 Scienze della politica
- Voto di Laurea: 110 e lode
- Età: 46 Anni
Abstract Tesi
La presente ricerca, elaborata nell’ambito degli studi di geografia sociale, con riferimenti alla geografia umana e visuale, non si pone come fine ultimo quello di ampliarne i contenuti in quanto materia già per natura poliedrica e multidisciplinare, ma si prefissa precisi obiettivi, traguardi e ambizioni: primo tra tutti la volontà di trasmettere l’interesse e la passione che hanno mosso la stesura del presente elaborato, per poi dare la giusta importanza a una materia scarsamente considerata e poco dibattuta anche a livello accademico.
La geografia sociale è l’humus del sapere: conoscere lo spazio in cui si vive e le dinamiche che lo alimentano, le connessioni che si stabiliscono tra uomo, natura e le scienze che regolano e governano l’essenza del quotidiano sono la base del vivere sociale. Con la stessa facilità con cui ci si orienta in un ambiente noto, così con la geografia sociale ci si orienta nel mondo e lo si fa con una prospettiva tanto personale quanto simbiotica ed empatica; vivere è anche relazionarsi, immedesimarsi, coinvolgersi.
Quale aspirazione più grande per l’essere sociale per antonomasia: l’uomo.
Nel primo capitolo sono state trattate tematiche di natura prevalentemente teorica al fine di introdurre le origini, le evoluzioni e gli ambiti della materia. Particolare attenzione è stata prestata agli approcci e alle metodologie delle principali scuole di pensiero in Europa e oltreoceano, alla dicotomia e alle affinità tra gli ambiti di studio della geografia sociale e della sociologia: materie tanto diverse quanto analoghe, ma che a volte confondono i loro confini in un’impercettibile sfumatura di argomenti.
La parte finale del primo capitolo è stata riservata a uno dei massimi esponenti della scuola italiana di geografia sociale: Giacomo Corna Pellegrini, al suo essere geografo e viaggiatore, uomo curioso, uomo di scienza.
Ed è proprio con Pellegrini che nasce l’interesse per la materia e l’idea di trattare gli argomenti di seguito introdotti, grazie ai suoi scritti e al suo modo di raccontare il mondo, di guardare la realtà, di assaporare la vita. Attraverso la sua posizione privilegiata di viaggiatore rispettoso ed esperto si sono potuti apprezzare aspetti talvolta sconosciuti dei concetti di comunità, di natura, di mondo.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo in vita lo ha definito un geografo a tempo pieno, un uomo capace di fare geografia anche in un bar pullulante di anziani davanti a un caffè: una vita per la geografia.
Nel secondo capitolo, dopo una breve ma dettagliata introduzione su elementi di economia politica, si entra nel vivo dell’ambito di studi. Economia, ambiente, ecosistemi e geosistemi sono presi in esame da un punto di vista tanto naturalistico, quanto dell’amministrazione e del governo. Ecologia ed Economia, due parole dalla stessa base (Oikos – casa /ambiente), sono messe a confronto nello studio dell’essere umano e della natura; parallelismi tra discipline scientifiche e umanistiche tracciano il confine tra l’interesse economico dell’uno e la doverosa tutela dell’altra.
Le fonti fossili e le energie alternative sono state analizzate sotto una chiave di lettura ecologica ed economica, mettendo a confronto il rapporto tra costi e benefici, e tra scelte politiche e impatto sociale della green economy. Gli evidenti contrasti, tra l’interesse spasmodico di una crescita incontrollata e ad ogni costo a scapito dell’ambiente, sono da considerarsi la chiave di lettura del presente elaborato.
Nell’ultimo capitolo, quello dal carattere più emozionale, in cui la geografia sociale lascia spazio alla geografia umana e alla sua componente sensoriale: alla geografia delle genti, si introduce il concetto del paradosso della felicità; quella felicità il cui faro lo si intravede nella geografia, poiché Conoscere è Capire e capire costituisce una delle principali vie per la felicità.
Rinvenire l’unione tra concetti apparentemente lontani fra loro come decoupling e felicità conduce proprio al senso di appagamento spirituale inteso non come concetto effimero legato a un bene materiale, ma come una quintessenza, un equilibrio tra anima e corpo, tra uomo e società. La gabbia d’acciaio del consumismo che pone l’uomo in catene, che lo vincola a stereotipi sociali da raggiungere a ogni costo può e deve essere aperta dando più spazio al terzo settore.
Opporsi alle regole del mercato globale e del capitalismo incondizionato può apparire tanto utopico quanto ambizioso; mettere a confronto concetti come P.I.L. (Prodotto Interno Lordo) e F.I.L. (Felicità Interna Lorda) in un ambito di studi di nuova generazione può risultare illogico. L’intento conclusivo del presente elaborato è esattamente quello di dimostrare che volersi bene, amarsi per ciò che si è e non per ciò che si ha, rispettare l’ambiente in cui si vive, rispettare gli altri vale qualche piccola rinuncia a un bene materiale.
La geografia sociale, oltre lo scopo di garantire un mondo migliore alle future generazioni, ha quello di garantire un presente migliore a chi in questo mondo è solo di passaggio in qualità di ospite e non di padrone indiscusso.
Progetto Promosso da:
PLURITONO APS ETS
Strada Comunale Fiori n.4 – 73044 Galatone (LE)
C.F. e P.IVA 05400550751 – Repertorio RUNTS 152608/2025
Segreteria organizzativa e amministrativa:
eLabora Cooperativa di Comunità di Galatone
Via Castello Palazzo Marchesale – Galatone (LE)
segreteria@geniogalateo.it

